In questo articolo descriverò l’intervento di consulenza psicologica delineandone una definizione generale per poi chiarire come viene da me proposta nel mio lavoro di Psicologo a Montecatini Terme e Pistoia.
Cosa è?
La consulenza psicologica può essere definita come un intervento attuato dallo Psicologo (e/o Psicoterapeuta) volto all’individuazione e definizione di problemi specifici in ambito psicologico.
In questo senso la parola stessa ci aiuta a delineare ulteriormente la natura di questo tipo di intervento psicologico. Consulenza deriva dal latino “consulere” e può essere tradotto con consultare e deliberare. L’accezione della parola va intesa quindi come richiesta di un consulto, di un parere autorevole da parte di un esperto in un determinato ambito lavorativo, in questo caso in quello psicologico.
Come funziona?
La consulenza psicologica richiede un lavoro che può essere suddiviso in tre passaggi fondamentali: analisi della domanda ed anamnesi, valutazione clinica e condivisione esiti della psicologica con il paziente. Vediamole nel dettaglio.
- Analisi della domanda ed anamnesi. In questa prima fase, che si svolge durante il primo colloquio, lo Psicologo inizia a raccogliere informazioni sul problema psicologico che in questo momento individua come prioritario (analisi della domanda) e sulla storia della persona (anamnesi). Saranno quindi approfonditi aspetti relativi alla storia familiare, al vissuto emotivo passato ed attuale e verranno individuate le risorse di cui la persona dispone.
- Durante la valutazione clinica (secondo colloquio) lo Psicologo inizierà chiedendo al paziente di condividere il vissuto emotivo dei giorni trascorsi dall’ultimo incontro e proporrà una batteria di test, ritenuti opportuni, sulla base delle informazioni raccolte, a definire il funzionamento psicologico della persona, con particolare riferimento nella mia ottica, agli aspetti emotivi e relazionali.
- Condivisione della valutazione psicologica. La consulenza si conclude al terzo colloquio, anche se in alcuni casi possono esser richiesti più colloqui per completare questo passaggio, massimo 5, con la comunicazione, tramite una relazione scritta, degli elementi psicologici che sono stati individuati attraverso il test e l’anamnesi.
Per me è importante chiarire che i test psicologici che propongo ai miei pazienti rappresentano un’occasione per confrontarsi e riflettere piuttosto che uno strumento che misura e definisce la persona che ho di fronte. Il test che utilizzo sono sicuramente ottimi indicatori di specifiche aree del funzionamento psicologico ma non per questo ritengo sia opportuno utilizzarli in modo rigido. Per me è fondamentale che fin dai primi colloqui la persona si senta accolta e non etichettata, ascoltata e non giudicata, motivo per cui durante la restituzione degli esiti del test sono solito confrontarmi con il paziente cercando di cogliere e permettergli di esprimere i suoi pensieri e le sue emozioni.
Tempi
Come è possibile evincere da quanto scritto precedentemente, questo tipo di intervento in ambito psicologico risulta breve e con tempi ben delineati. Nel mio lavoro di Psicologo a Montecatini Terme e Pistoia le tre fasi della consulenza (analisi della domanda ed anamnesi, valutazione clinica e condivisione esiti della psicologica con il paziente) richiedono dai tre ai cinque colloqui. Questa variabilità è dovuta principalmente al tempo richiesto per la comunicazione e condivisione dei risultati. Infatti potrebbe accadere che il paziente abbia la necessita di chiarimenti oppure che il professionista ritenga opportuno comunicarli con una cadenza temporale dilatata.
Chi può richiedere una consulenza psicologica?
La consulenza può essere ricercata dalle persone per svariati motivi. Solitamente questo tipo di intervento viene richiesto da chi sta vivendo un periodo di difficoltà ed ha la sensazione di non riuscire a farvi fronte, oppure la persona percepisce disagio a livello psicologico e vuole capire se e in che misura può dipendere da lui/lei per cercare di cambiare il proprio vissuto.
Tra le problematiche più frequenti possiamo annoverare difficoltà nell’ambito relazionale (famiglia, coppia, amici, colleghi di lavoro, ecc..), cambiamenti nel corso della vita (nascita e crescita dei figli, trasferimenti, cambiamenti in ambito lavorativo, lutto, ecc..) o altre forme di disagio individuale, ad esempio gestione ed espressione emotiva, ansia, depressione, stress, difficoltà nel perseguire i propri obiettivi, criticità in ambiti specifici del funzionamento della persona (sessualità, alimentazione, ritmo sonno-veglia, ecc..).
Sulla base di quanto emerso nel corso della consulenza e delle risonanze emotive, può capitare che il paziente richieda al professionista di proseguire con gli incontri, oppure che lo Psicologo consigli, sulla base di considerazioni cliniche, di modificare la consulenza in un percorso di sostegno psicologico.
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