I Disturbi d’Ansia
In questo articolo descriverò uno dei principali problemi psicologici di cui mi occupo nel mio lavoro di Psicologo a Montecatini Terme e Pistoia. Partendo dalla definizione dell’ansia in generale, approfondirò i vari disturbi d’ansia e le loro caratteristiche.
- I Disturbi d’Ansia
- Che cosa è l’ansia?
- I sintomi dell’ansia
- I Disturbi d’Ansia
- Come se non bastasse.. i problemi indotti dall’ansia
- Il mio modo di lavorare con i Disturbi d’Ansia
- Bibliografia
Che cosa è l’ansia?
L’ansia costituisce una condizione di sofferenza, di intensità variabile, con manifestazioni psicologiche riconducibili alla sensazione di malessere, somatiche con svariati sintomi fisici e comportamentali che inducono la persona a pensare di non essere in grado di reagire. Questi sono alcuni dei motivi per cui spesso questa condizione psicologica viene scambiata per un problema di tipo prettamente medico.
Quando i livelli di ansia la rendono patologica si può verificare una forte limitazione delle capacità della persona o un notevole sforzo nel mantenerle invariate. Le difficoltà possono riguardare l’area del pensiero e del comportamento, fino a indurre un grado di malessere percepito come insopportabile.
Nel mio lavoro di Psicologo a Montecatini Terme e Pistoia, uno degli aspetti su cui lavoro con i miei pazienti riguarda il fatto che l’ansia non è di per sé disfunzionale. Questo varia in base ai livelli di intensità con cui si manifesta: alcuni sono tollerabili e funzionali (per quanto non piacevoli) rispetto agli eventi della vita, altri risultano “patologici” in quanto eccessivi rispetto alle cause che hanno determinato questo tipo di attivazione. Quindi cercare di ridurre i livelli di attivazione ansiosa, per poi ascoltarsi e capire come anticipare e prevenire attivazioni eccessive risulta molto efficace e accresce la fiducia nella persona che inizia a sentirsi in grado di affrontare le situazioni che solitamente inducono ansia.
I sintomi dell’ansia
I sintomi che potrebbero indicare la presenza di un’attivazione ansiosa sono suddivisibili in tre gruppi:
- Sintomi cognitivi
Dal punto di vista mentale i sintomi tipici dell’ansia sono:
il senso di vuoto mentale o di eccessiva quantità di pensieri;
un senso crescente di allarme e di pericolo per cui sembra che possa sempre accadere qualcosa di spiacevole;
la presenza di immagini e pensieri sul futuro negativi;
la messa in atto di comportamenti protettivi, che spesso non riducono effettivamente il pericolo ma hanno la funzione di calmare la persona ansiosa. - Sintomi comportamentali
L’attivazione ansiosa si caratterizza per una tendenza all’esplorazione dell’ambiente, nella ricerca di possibili rassicurazioni e vie di fuga. Le strategie principalmente utilizzate per la gestione dell’ansia sono: l’evitamento della situazione temuta o la tendenza a impiegare il minor tempo possibile per svolgere l’attività che induce l’ansia, con il rischio di incorrere in complicazioni che inevitabilmente aumentano i livelli di agitazione, di affaticamento e di stress e l’attuazione di comportamenti protettivi (farsi accompagnare, assumere ansiolitici al bisogno, ecc.). - Sintomi fisici
L’ansia inoltre, è spesso accompagnata da manifestazioni fisiche come ad esempio:
tensione muscolare (soprattutto a livello di collo, braccia e petto);
tremore (non dovuto alla temperatura esterna);
sudore (anche in questo caso non determinato dalla temperatura dell’ambiente);
palpitazioni (spesso le persone ansiose non si rendono conto di tale attivazione e se lo fanno, questo ne aumenta i livelli di ansia);
aumento della frequenza del battito cardiaco (soprattutto della pressione minima);
vertigini e disorientamento;
nausea;
formicolii alle estremità ed intorno alla bocca e agli occhi;
nei casi più estremi possono esserci esperienze di derealizzazione (esperienze di irrealtà) e depersonalizzazione (sensazione di osservare se stessi dall’esterno).
I Disturbi d’Ansia
I Disturbi d’Ansia sono quindi un gruppo di problematiche psicologiche diagnosticabili che hanno in comune una forte attivazione psico-corporea. Secondo il Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali, quinta edizione (DSM-5) in questa categoria abbiamo:
- Fobia specifica
Questa si definisce come la paura marcata per situazioni specifiche, ad esempio: prendere l’aereo (aerofobia), dei ragni (aracnofobia), dell’altezza (acrofobia), ecc…); - Disturbo d’ansia sociale (fobia sociale)
Paura o ansia marcate che emergono in situazioni sociali in cui si è (o si ritiene di essere) esposti al giudizio sociale; - Disturbo di panico
Ricorrenti attacchi di panico, caratterizzati da sintomi quali: palpitazioni, sudorazione, tremori, sensazione di soffocamento, dolore o fastidio al petto, ecc… - Agorafobia
Paura o ansia marcata in situazioni specifiche quali l’utilizzo di mezzi pubblici, trovarsi in spazi aperti o chiusi, stare in fila o tra la folla o essere fuori dalla propria abitazione da soli. La tendenza della persona sarà quindi quella di evitare o temere fortemente di potersi trovare in difficoltà in queste situazioni; - Disturbo d’ansia generalizzata
Ansia e preoccupazione presenti per la maggior parte del tempo per 6 mesi o più, che si manifesta nello svolgimento di molteplici attività. La persona non riesce a controllare questa preoccupazione sentendosi irrequieta, si affatica facilmente, ha difficoltà a concentrarsi o ha vuoti di memoria, sente i suoi muscoli tesi o manifesta alterazioni del sonno (insonnia o ipersonnia).
Secondo il DSM-5 ci sono altri due disturbi che vengono associati all’ansia ma che non rientrano nella categoria dei disturbi d’ansia:
- Disturbo ossessivo-compulsivo e disturbi correlati
Dist. ossessivo-compulsivo: Presenza di ossessioni (pensieri o immagini ricorrenti e persistenti), compulsioni (comportamenti che la persona si sente obbligata a compiere) o entrambi, che la persona non riesce a limitare;
Dist. di dismorfismo corporeo: preoccupazione per uno o più difetti fisici che non sono osservabili o appaiono lievi;
Dist. da accumulo: persistente difficoltà a gettar via o separarsi da oggetti propri, a prescindere dal reale valore (affettivo ed economico);
Tricotillomania: tendenza irrefrenabile a strapparsi i peli corporei;
Dist. da escoriazione: ricorrente stuzicamento che causa lesioni cutanee; - Disturbi correlati ad eventi traumatici e stressanti
Dist. da stress post-traumatico: caratterizzato da marcate attivazioni emotive, pensieri disturbanti e tentativi di evitamento nel caso in cui la persona si trovi in situazioni riconducibili ad un evento traumatico che causano un disagio ed una compromissione del funzionamento dell’individuo.
Come se non bastasse.. i problemi indotti dall’ansia
Purtroppo l’ansia (nelle sue varie declinazioni) può indurre altri tipi di problemi che non rientrano nei disturbi d’ansia in senso stretto.
Ad esempio la paura di volare, le difficoltà nel sostenere un esame o un incarico lavorativo, la paura di guidare e il disturbo d’ansia da separazione, che spesso si associa a crisi di panico, sono solo alcuni dei possibili esempi con cui l’ansia può declinarsi nelle persone.
In altri casi l’ansia potrebbe sfociare in un disturbo ossessivo-compulsivo o essere indotta da un disturbo correlato ad eventi traumatico e stressanti. In quest’ultimo caso la causa scatenante è facilmente individuabile, ma non per questo i livelli di preoccupazione e messa in atto di comportamenti di evitamento da parte della persona sono di immediata risoluzione.
Infine un’altra forma di attivazione causata dall’ansia potrebbe essere la cosiddetta ansia da prestazione, molto presente nei disturbi sessuali, ma anche nella fobia sociale, nei disturbi dell’umore e in alcuni disturbi di personalità. In questo caso è necessario che la persona riesca a spostare il proprio focus attentivo su quegli elementi che aiutano ad attenuare i livelli di tensione e di allarme piuttosto che incrementarli.
Il mio modo di lavorare con i Disturbi d’Ansia
Nel mio lavoro di Psicologo a Montecatini Terme e Pistoia mi capita spesso di incontrare pazienti che vivono problematiche riguardanti l’area dei disturbi d’ansia. Come abbiamo visto questo gruppo di disturbi psicologici è particolarmente ampio e variegato, ma a prescindere dalla tipologia specifica esistono dei punti in comune nel trattamento di tali problematiche.
Per avviare un percorso psicologico che favorisca la riduzione dei sintomi e la percezione da parte della persona delle proprie capacità di far fronte all’attivazione ansiosa, sono solito proporre ai miei pazienti che si rivolgono a me in qualità di Psicologo a Montecatini Terme e Pistoia un percorso di supporto psicologico che segue alcuni passaggi principali che possono essere riassunti con i seguenti punti:
1) innanzitutto è fondamentale identificare i fattori che inducono l’ansia e focalizzarsi su di essi per favorire l’avvicinamento della persona a questi ultimi in un modo graduale ma costante così da ristrutturarne il vissuto;
2) successivamente si cerca di ridimensionare i pensieri e le associazioni erronee che provocano il vissuto ansioso. In questa fase sono solito proporre esercizi corporei quali training autogeno e fantasie guidate, che risultano essere particolarmente efficaci nel trattamento dei disturbi d’ansia, per indurre una sensazione di distensione fisica che previene e allevia la perenne tensione che la persona con un disturbo d’ansia è solita esperire, spesso senza rendersene conto. Oltre a questo vengono utilizzate tecniche, come la mindfulness o l’arresto dei pensieri, che favoriscono la consapevolezza dell’irrazionalità di alcune convinzioni tali che possono prevenire preoccupazioni e tensioni non necessarie;
3) utilizzare le consapevolezze acquisite nella fase precedente per prevenire o limitare la sensazione di mancanza di controllo sui propri vissuti psicologici, emotivi e corporei al fine di proteggere la persona da eventuali ricadute.
Sentirsi in grado di gestire la propria ansia è l’obiettivo principale dei percorsi di supporto psicologico da me proposti come Psicologo a Montecatini Terme e Pistoia: ritengo che ogni persona abbia in sé la capacità di gestire le proprie fonti di ansia, ma a volte è opportuno trovare la strada giusta per rendersene conto.
Bibliografia
American Psychiatric Association (2014). DSM 5. Manuale Diagnostico e statistico dei disturbi mentali. Milano: Raffaello Cortina Editore.
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